Circa trentadue anni fa un settimanale molto popolare, propose ai lettori un servizio dal titolo "L'Aristocrazia delle acqueviti", firmato da un famoso giornalista - gastronomo. Veniva presentata l'attività lavorativa di Romano Levi e descritta con suggestive immagini fotografiche la giornata del "piccolo distillatore". Da allora la sua casa-laboratorio è diventata meta di turisti di varie nazionalità che cercano, oltre al distillato, il personaggio e l'originale creatività delle sue etichette.